12 gennaio 2024
La gestione del peso durante la gravidanza è un argomento che solleva domande come: "Quanti chili dovrei prendere? Devo mangiare per due?" Tuttavia, ogni gravidanza è unica poiché le donne differiscono tra loro per vari fattori costituzionali come origine, cultura alimentare e background familiare. L'alimentazione durante la gravidanza non si discosta enormemente da quella pre-gravidanza. È importante coprire non solo i fabbisogni nutrizionali della madre ma anche quelli del nascituro. Pertanto, sebbene comunemente si dica di "mangiare per due", in realtà non è appropriato (mangiare per due è eccessivo!). Il fabbisogno calorico aggiuntivo è di 350 kcal al giorno nel secondo trimestre e 460 kcal al giorno nel terzo. L'aumento di peso consigliato dipende dal peso pre-gravidico. La qualità dell'alimentazione è cruciale per la salute materna e lo sviluppo del feto. Un adeguato incremento ponderale influisce sulla durata della gravidanza e sul peso del neonato. Il calcolo dell'aumento di peso in gravidanza, secondo l'OMS, si basa sull'Indice di Massa Corporea (BMI), ottenuto dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri (kg/h2). Le raccomandazioni per l'aumento di peso, in base alle diverse categorie di BMI, sono: Sottopeso (< 18.5 kg/h2): incremento di peso da 12,7 a 18,2 kg; Peso normale (18.5 – 24.9 kg/h2): aumento da 11 a 16 kg; Sovrappeso (25.0 – 29.9 kg/h2): aumento da 6,8 a 11 kg; Obesità (≥ 30.0 kg/h2): incremento da 5 a 9 kg. In linea generale, una donna normopeso prima della gravidanza potrebbe aumentare da 11 a 16 kg durante questa fase. Tuttavia, la situazione può variare notevolmente da donna a donna, e il calcolo del peso ideale in gravidanza richiede una valutazione attenta del proprio stato costituzionale precedente alla gestazione. In casi di obesità, è essenziale monitorare attentamente l'aumento ponderale. Per una gravidanza gemellare in donne normopeso, l'aumento di peso ideale è di 17-25 kg.